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Chuchotage: cos'è e perché è così richiesto

Chuchotage: cos'è e perché è così richiesto

  • Redazione
  • 28/04/2021
  • News
Lo chuchotage è una delle tecniche di interpretariato più conosciute e praticate, ma anche una delle più complesse e soggette all'errore.

Chuchotage deriva dal francese chuchoter, “sussurrare”, e indica proprio una traduzione sussurrata dall’interprete direttamente all’orecchio dell’ospite. L’interprete è quindi fisicamente presente, accompagna l’ospite durante l’evento e si preoccupa di tradurre per lui tutto quello che viene detto, per di più a bassa voce, per non disturbare la comunicazione. È una presenza fondamentale per l’ospite straniero, ma anche per chi vuole intrattenere una conversazione con lui e non parla bene la sua lingua. L’interprete, quindi, funge da intermediario, che trasferisce il messaggio per agevolare il dialogo tra le due parti.
Lo chuchotage è molto più complicato della traduzione simultanea in cabina. Questo perché l’interprete non può godere del pieno silenzio e dell’isolamento da qualsiasi rumore, sia quelli di sottofondo che il bisbigliare di altre conversazioni. Oltre allo sforzo di tradurre in condizioni di concentrazione veramente complesse, dovrà anche tenere il tono della voce sempre basso, ma abbastanza distinto per non confondere l’ospite e assicurargli sempre la comprensione e la partecipazione all’evento. Per questi requisiti, oltre a richiedere alle persone vicine lo sforzo di mantenere il silenzio durante la sua traduzione, lo chuchotage è una tecnica che si adatta solo a dialoghi molto brevi. L’interpretariato non dovrebbe superare i 30 minuti, permettendo così all’interprete di offrire al meglio i suoi servizi e di dare il meglio di sé con il suo ospite.

Come scegliere fra interpretazione simultanea e interpretariato sussurrato
Quando si usa l’interpretazione simultanea e quando – invece – conviene rivolgersi al servizio di whispering?
Ci sono differenze rilevanti tra le due prestazioni? La prima tecnica è assolutamente consigliata per eventi che includono l’intervento di numerosi partecipanti e l’utilizzo di più lingue straniere come:
• conferenze internazionali
• convegni
• congressi
• meeting
• fiere

L’interpretariato sussurrato è – d’altra parte – preferibile nei casi di riunioni bilaterali o con gruppi ristretti di persone (in genere max. tre) che non padroneggiano la lingua dell’oratore. Si tratta, infatti, di un servizio veloce e non particolarmente impegnativo dal punto di vista della strumentazione (l’uso delle cuffie è totalmente discrezionale). Ideale per eventi pubblici o privati, dibattiti e show televisivi. Spesso viene scelto anche in sostituzione dell’interpretariato continuativo per il risparmio di tempo garantito. Entrambe le attività necessitano la vicinanza fisica di interprete e oratore/uditore ma, con l’interpretariato continuativo, al primo viene concessa la possibilità di prendere appunti e restituire la traduzione nel suo significato complessivo.

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